10. UNA CITTÀ BELLA
10. UNA CITTÀ BELLA
Puntiamo sulla Malatestiana come locomotiva del turismo e dell’economia della città.
La cultura genera lavoro, benessere, bellezza. Mettiamola a sistema.
FINALMENTE IL MUSEO DELLA CITTÀ – CREAZIONE DEL DISTRETTO DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO
Cesena Malatestiana
Fino ad oggi il tema degli spazi culturali è stato affrontato in maniera sporadica e parziale, senza una vera visione. Il risultato? Abbiamo perso 10 anni di programmazione. Ecco perché serve “mettere a sistema” tutto il nostro patrimonio storico, artistico e culturale.
Sono tre i cardini del futuro culturale della città: Malatestiana, Museo della Città, San Biagio.
Biblioteca Malatestiana
1. Nomina di un direttore e collaborazione costante con esperti in grado di valorizzare la parte antica.
2. Consolidare ulteriormente l’apporto delle associazioni culturali che già collaborano con l’amministrazione e in particolare degli Amici della Malatestiana.
3. Valorizzare maggiormente – e laddove possibile migliorarli – i vari fondi artistici ed antiquari presenti anche nelle sale d’anticamera che oggi vengono relegati a semplici contesti ornamentali e che, al contrario, hanno una loro dignità storica che vale la pena raccontare.
4. Ripristinare la presenza del laboratorio fotografico, così da implementare ulteriormente l’Archivio Fotografico e il grande patrimonio di diapositive relative alla parte Antica.
5. Potenziare la didattica, coinvolgendo maggiormente le scuole elementari, medie e superiori.
6. Incentivare la ricerca scientifica degli studiosi attraverso l’istituzione di borse di studio per giovani ricercatori e convenzioni con le Università. La ricerca va vista anche in chiave turistica, in quanto le scoperte realizzate sono un ulteriore incentivo alla visita.
7. Avviare campagne di sensibilizzazione sul recupero dei manoscritti da parte dei privati.
8. Riformulare il progetto bambini che certamente devono continuare a fruire degli spazi della biblioteca, ma in maniera più interattiva e pedagogica, con programmi didattici specifici per accrescere la loro familiarità con il libro ed evitare la mera logica del “baby parking”.
9. Valorizzare l’elegante chiostro di San Francesco con il suo spettacolare giardino che merita, da solo, un suo capitolo narrativo.
10. Rivedere le soluzioni previste attualmente per il terzo lotto, prediligendo ad esempio la collocazione dei fondi storici e il ritorno di parte dei 250.000 libri ora collocati nei magazzini con inutile sperpero di denaro pubblico (circa 70.000 euro l’anno) e con evidenti disagi per la loro consultazione. Con lo sviluppo di nuove tecnologie, non ha senso quintuplicare lo spazio a disposizione della Mediateca!
11. Istituire un premio letterario intitolato alla Biblioteca Malatestiana, dando vita ad un prestigioso comitato scientifico.
LIBRI IN PERIFERIA:
PROGETTO “UN FIUME DI PAROLE”
Il progetto “Un Fiume di Parole” nasce dalla volontà di fondare una Biblioteca nel Quartiere Ravennate, utilizzando lo spazio di una ex scuola elementare per creare un polo attrattivo culturale, che si ponga il duplice scopo di operare sia all’interno dell’edificio adibito a Biblioteca, sia andando a valorizzare la vera risorsa del Quartiere: IL FIUME!
Museo della città al Sant’Agostino
Noi non dimentichiamo che il Comune ha da tempo acquisito tutta la struttura del Sant’Agostino, e che esiste già un progetto redatto dalla facoltà di Architettura, utilizzabile come base di partenza. La nostra Amministrazione coordinerà la mobilitazione di tutta la città per reperire i fondi necessari alla sua realizzazione, diversamente da come è stato fatto sino ad oggi. L’obiettivo è raccogliere qui quello che oggi è sparso disordinatamente in varie realtà o addirittura giacente in magazzini. Questo permetterà, oltretutto, di liberare spazi come l’attuale museo archeologico, destinandoli alla Malatestiana, e rendere visibile tutto il patrimonio, oggi relegato in magazzini praticamente inaccessibili, curato dall’encomiabile Gruppo Archeologico.
Così facendo, la pinacoteca cittadina verrà inserita nel museo della città, permettendo allo spazio OIR – recentemente acquisito dal Comune – di essere destinato al solo Museo del Novecento cesenate, visto che ha dimensioni troppo limitate come Pinacoteca. Il progetto Palazzo Mazzini-Marinelli come polo della musica necessita di certezza di tempi e finanziamenti. Va rivista, infine, la destinazione di Casa Bufalini, rendendola più coerente con il suo nome e la sua collocazione nelle immediate vicinanze della Biblioteca Malatestiana.
Cesena è bella, da vedere, da vivere, da ascoltare. Valorizziamo i suoi bene preziosi, creiamo un’offerta integrata delle arti.
Cesena contemporanea
SAN BIAGIO/VALDOCA
Il centro del contemporaneo
Il centro cinema deve rimanere al San Biagio, affiancato e implementato con la mediateca, i preziosi fondi fotografici a disposizione (Cesena è ben riconosciuta in tutto il mondo per le sue eccellenze fotografiche), la scuola di scenografia e il ritorno di prestigiose manifestazioni quali “Cliciak”. Anziché spendere risorse nella convenzione con la Cineteca di Bologna, è preferibile stipulare collaborazioni con esperti del settore, mantenendo una gestione diretta. Servono più eventi di spessore legati al cinema. Rassegne, autori, in vista di un “piazze di cinema” davvero cesenate.
Cesena da vedere
CARD PER EVENTI E MUSEI
Una card che faciliti l’accesso a spazi espositivi ed eventi. Acquistabile nei negozi di Cesena o attraverso una nuova linea di info-point che favorisca strategicamente il commercio.
Cesena dal vivo
TEATRO BONCI E RIDOTTO
Il Teatro Bonci è, ancora oggi, uno dei palcoscenici più amati dalle compagnie teatrali per la sua storia e la sua importanza nel panorama recitativo italiano. È uno spazio meraviglioso, ma troppe volte – in questi anni – è stato percepito come distante dalla città e dai suoi protagonisti culturali.
Per questo motivo riteniamo che si debba riconsiderare completamente il rapporto con ERT, senza escludere nessuna soluzione. Esaminando attentamente le presenze e le formule di abbonamento degli ultimi anni, va creata un’offerta più rispondente alle richieste del pubblico, anche valutando la possibilità di affiancare al cartellone classico una programmazione di concerti, comicità e altre arti, affidata a privati scelti in base alla qualità del progetto presentato, senza costi artistici per il Comune.
La figura di direzione all’interno del Teatro dovrà assumere maggiore importanza, come raccordo tra Comune e realtà coinvolte nella gestione.
Il Ridotto deve finalmente diventare, dopo una serie interminabile di annunci, la casa di tante compagnie presenti sul territorio, oltre ad ospitare una scuola teatrale stabile di prestigio.
Cesena Viva
STAGIONE EVENTI CESENATE
Due grandi spartiacque: un nuovo San Giovanni, legato a percorsi cittadini e una forte identità sul territorio e la rinnovata “settimana cesenate” che – con il traino del famoso festival del cibo di strada – porterà nuova luce ad un evento della nostra tradizione cittadina da riscoprire.
Cesena per tutti
ASSOCIAZIONISMO E CITTÀ
Una nuova consolle gestionale per favorire l’associazionismo cesenate, la creazione di eventi e la fase di start up per nuove associazioni e progetti culturali. Percorsi di tutoring per creare associazioni, gestirle e partecipare a bandi. Aiutiamo a crescere chi può fare tanto per la città. Spazi, ma non solo, possibilità.
Progetto musica
ORCHESTRA CITTÀ APERTA
Dare vita ad un “Centro internazionale di produzione musicale” affidato all’orchestra Città Aperta, orchestra già affermata a livello internazionale dal 2002 nel campo della registrazione di colonne sonore. L’obiettivo è quello di fare diventare Cesena un punto di riferimento internazionale per le produzioni italiane e straniere che necessitano realizzare colonne sonore per il cinema e la televisione. Perché la cultura può e deve creare occupazione.
LA BANDA CITTÀ DI CESENA: una tradizione da valorizzare.
La Banda di Cesena da tempo vive una situazione di incertezza, dovuta alla scarsa attenzione che le è stata dedicata: pochi fondi, assenza di una vera e propria sede, scarso coinvolgimento negli eventi cittadini. La formazione di una banda giovanile, che era prevista nella convenzione con l’Istituto Corelli, non è mai stata realizzata. Ecco perché, oltre alla necessaria attenzione nei confronti di Maderna e Corelli, ci impegneremo a garantire risorse e coinvolgimento.